Non il solito di discorso di inizio anno.

Ogni inizio d’anno è l’occasione per pensare al futuro, il momento migliore per riflettere sul cambiamento, in quale direzione andare. È quasi un automatismo. Ma tutti noi percepiamo che quest’anno in particolare, una riflessione sul cambiamento si arricchisce di motivazioni e stimoli supplementari.

Un po’ perché gli accadimenti del 2020, che ancora non ci siamo messi alle spalle, il cambiamento l’hanno in qualche maniera imposto, accelerando notevolmente processi che si stavano manifestando con la gradualità dei tempi normali.

Il cambiamento però non va subìto.

È quello che purtroppo è successo un po’ a tutti, specialmente nei primi mesi della pandemia: ci si è dovuti adattare velocemente, rincorrendo con affanno (ma con lucidità) sia le esigenze, sia le opportunità a disposizione: smartworking e piattaforme di comunicazione remota hanno vissuto un boom inaspettato, difficile da gestire inizialmente.

Ci si è trovati d’un tratto con una cassetta degli attrezzi diversa dalla solita: chi ha saputo meglio utilizzare i nuovi strumenti ha limitato notevolmente i danni o non ne ha avuti affatto.

Il cambiamento non va subìto, dicevamo.

Il cambiamento va gestito.

Ed è questo che riteniamo sia fondamentale fare in questo 2021, ed è quello che si propone con forza NeXT.

Ci siamo mossi tutto sommato con agilità durante lo tsunami portato da questa pandemia. Non era difficile per una software house, ma neanche scontato.

Ma siamo abituati a guardare sempre avanti, quindi “subìre” qualcosa non fa parte della nostra zona di comfort: quello che ci riesce meglio è guardare avanti, cercando sempre di anticipare le “curve” del futuro.

D’altronde, “Nomen omen”…

Gestire il cambiamento

Prima di tutto occorre dare un “contenuto” a questo cambiamento.

Cos’è che cambia? Noi? Il mondo attorno a noi? I clienti?

Pensiamo che il mondo attorno a noi stia cambiando: cambia la comunicazione, cambiano i modelli di business, cambiano i clienti, cambiano i rapporti, ecc.. Ma noi sul mondo esterno non abbiamo alcun potere: quello che possiamo fare per interagire al meglio con ciò che ci circonda è saper gestire il cambiamento in noi stessi.

Cambiamo prima noi, prima che ci cambi un futuro imprevisto. Cambiamo per essere sempre avanti di un passo.

È ora di definire con cura chi siamo, dove vogliamo andare, come vogliamo andarci e come crescere.

Inizia da ora, un viaggio introspettivo. L’approdo sarà una maggiore consapevolezza e la ricerca di un miglioramento continuo: un miglioramento da spendere, in primis, tra noi, donne e uomini NeXT, e poi con le famiglie, con i clienti, partner, fornitori e tutti i soggetti con i quali il nostro lavoro ci porta a stringere legami di qualsiasi natura.

NeXT e Facciamo 31

Quando diciamo che abbiamo intenzione di gestire il cambiamento, facciamo anche riferimento al fatto che in questo percorso ci faremo guidare da chi di Change management ne sa qualcosa aiutando le aziende proprio in questo tipo di obiettivo.

Proprio a fine 2020 abbiamo avuto modo di effettuare un primo incontro con lo staff docente di Facciamo 31, nella persona di Daniela Sensini. Ci piaceva l’idea di finire l’anno con un assaggio di ciò che sarà il 2021.

Formazione “Change management” con Facciamo31

Le nostre persone si sono dimostrate attive e curiose. Siamo confidenti che ciò che può venire da questa collaborazione non potrà che essere positivo, consapevoli che ogni lungo viaggio inizia con un piccolo passo [Lao Tzu].

Un percorso di crescita

In una crisi come questa, crisi totale perché sociale, sanitaria, psicologica, economica, politica, non bisogna rinunciare a pensare al futuro. E pensare al futuro significa avere sempre di sé una visione di crescita.

NeXT vuole e pensa di poter crescere durante l’anno che è appena iniziato.

Quando parliamo di crescita, parliamo di tante cose: crescita professionale di chi fa parte di NeXT da tanti anni, ma anche di una crescita numerica del nostro organico. Le persone sono sempre al centro di tutto. Le persone portano idee ed energie. Portano qualità in ciò che fanno.

E la conseguenza sarà giocoforza anche una crescita di successo, di vendita, di fatturato, e quindi benessere per tutti.

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