Manutenzione Autonoma
Si tratta di un pilastro del World Class Manufacturing che ha il compito di assegnare ad un’operatore dello stabilimento la responsabilità su interventi di manutenzione basici piuttosto che affidarsi a tecnici specializzati. I manutentori professionisti, viceversa, andranno ad intervenire su guasti più complessi. La loro attività è gestita da un altro pilastro del WCM: chiamato Manutenzione Professionale.
Generalmente, i compiti assegnabili al lavoratore autonomo sono semplici operazioni di routine come lubrificazione, pulizia, controlli di sicurezza e ispezioni.
Questa metodologia ha radici nella TPM (Total Productive Maintenance) adoperata in Giappone a partire dagli anni ’60, il cui obiettivo è quello di raggiungere il massimo di efficienza degli impianti coinvolgendo la totalità degli operatori a disposizione.